Il TEMPO LIBERO dei bambini anche di quelli piccoli che frequentano la scuola materna è spesso denso di impegni e di attività, da orari da rispettare e da aspettative da soddisfare.
Ma che tempo libero è?
INTRODUZIONE: Oggi i ritmi della quotidianità famigliare sono sempre più frenetici e stressanti: tutto si deve incastrare e combinare con i ritmi professionali e individuali, all’interno di un numero limitato di combinazioni che tengono presente i bisogni di tutti gli adulti presenti e degli stessi bambini.
In questi ultimi anni si sta assistendo a una sempre maggiore tendenza a gestire il tempo dei bambini anche piccoli in maniera sempre più strutturata, organizzata, definita ed efficiente.
I bambini di oggi non hanno così la possibilità di conoscere la noia: fare amicizia con la noia aiuta a sviluppare la CREATIVITA’ e la FANTASIA. (Charmet, 2003) Non conoscono la noia, non sanno che farsene e come affrontarla.
In realtà, il gioco libero e non strutturato è fondamentale per dar luogo ad un corretto sviluppo di tutte le potenzialità presenti all’interno di un bimbo: il gioco è essenziale per lo sviluppo psico fisico dei bambini, perché contribuisce attivamente e significativamente allo sviluppo e al benessere cognitivo, fisico, sociale ed emotivo del bambino.
Il gioco libero e non strutturato, inoltre, permette e facilita la possibilità di entrare in contatto con le proprie e altrui emozioni, la dimensione “dello stare in relazione con”, senza “il contenitore” dell’attività strutturata e senza la necessaria mediazione di un adulto e favorisce la dimensione della creatività e della fantasia
OBIETTIVO: Questo momento di riflessione condivisa ha l’obiettivo di sollecitare i genitori a interrogarsi in prima persona circa le proprie aspettative, i propri desideri e le proprie paure, a soffermarsi sui bisogni dei bambini e a trovare e a sperimentare strategie efficaci e soddisfacenti per tutti.
METODOLOGIA: Punto di forza di questo tipo di intervento informativo/formativo è la promozione della riflessione personale; ciascun partecipante è invitato a portare il proprio contributo, ad interagire con gli altri.
Le domande guida che permettono l’approfondimento di questa tematica sono:
- Quali attese e bisogni dunque si celano dietro alla decisione di impegnare i bambini in molte e diverse attività?
- Quali desideri e quali aspettative nutriamo da genitori nei confronti dei nostri bambini?
- Quali paure proviamo nel profondo?
E ancora:
- Ci soffermiamo ad ascoltare i bisogni dei nostri figli?
- Come viviamo la noia?
A partire da queste domande guida è possibile riuscire a promuovere una riflessione condivisa e partecipata su un tema che di per sé coinvolge in prima persona soprattutto gli adulti coinvolti, i genitori.
2016 SCUOLA DELL’INFANZIA VIA RENI, 11 UE 18 MILANO
Responsabile dell’iniziativa è la dottoressa Cristina Fumi.
L’iniziativa è patrocinata e finanziata dal Municipio 3 di Milano.